Biografia
Carmelo Randazzo nasce in Germania il 7/12/69, dopo sei mesi dalla nascita perde completamente l’udito.
Si trasferisce con la sua famiglia in Italia risiedendo poi ad Aprilia luogo dove vive anche oggi.
Nel 1974, alla scuola di Tivoli per ragazzi sordi, impara a conoscere l’arte del disegno alla quale subito si appassiona.
Nel 1977 segue le scuole di formazione primaria presso un istituto dedicato ai ragazzi sordi.
Nel 1982 segue poi l’istruzione obbligatoria nelle scuole pubbliche dove con qualche difficoltà si diploma nel Liceo artistico di Latina (1990).
La necessità di lavorare gli impedisce di proseguire gli studi che altrimenti sarebbero sfociati nell’accademia del restauro.
La passione per L’arte della pittura continua a fermentare dentro di se trovando estremo interesse nel filone di cui capostipite fu il Caravaggio.
La voglia di esprimersi attraverso quest’arte lo porta a percorrere differenti esperienze quali quelle del chiaro/scuro con carboncino, alla raffigurazione della figura umana seguendone fedelmente i lineamenti.
Come spesso accade, a chi non può dare tutto il suo tempo per le passioni, lo spirito dell’arte viene messo da parte e nuove esperienze di vita lo portano a maturare e creare qualcosa di diverso: La sua famiglia.
Sono poi 10 gli anni di lontananza dall'arte, causati anche da problemi lavorativi, vissuti sempre con l'anima rivolta ai colori ed alle sue peculiarità mai prima d'ora completamente espresse.
Riprende poi in mano gli strumenti, riaffacciandosi all'arte con lo spirito che lo ha sempre contraddistinto, quello di un giovane artista alla sua prima opera. Con suo grande stupore nota che i suoi tratti dapprima semplici sono ora più raffinati. L'intuito lo porta a dipingere su nuove superfici con nuovi materiali e diverse tecniche.
Lui stesso si meraviglia di se non "riconoscendosi" nei suoi nuovi lavori.
La spiegazione di questa silenziosa maturazione risiede nelle mille difficoltà che ha affrontato a causa dei suoi problemi di comunicazione.
La Pittura è il mezzo che ora gli permette di esprimere completamente il suo animo.
Un animo schivo ma pieno d'amore che tende a esplicitare sempre ed in maniera forte l'interesse che ha verso la vita.
Questa passione non può più essere tenuta legata ed esplode in tutta la sua forza esprimendosi come mai prima in tele colorate e vive che scopre poi collegate allo stile di Pollock.
Speranza di un futuro migliore
"Lo sguardo della ragazza guarda è rivolto, carico di speranza, ad un futuro senza violenza. Si trova però testimone di episodi di concreta violenza su 2 ragazzi, il primo in alto a destra con un fiore in un mano a simboleggiare il desiderio, di chi soffre, di libertà e fuggire dalla violenza la ragazza in basso a sinistra racchiusa in un abbraccio di auto protezione a simboleggiare il dolore di chi, impotente, è sottomesso al suo aguzzino. Sulla destra in basso le 2 mani dei ragazzi unite in segno di aiuto e di pace. Ad unire le 4 icone, 2 braccia color rosso sangue a protezione della ragazza che guarda. I suoi occhi rivelano la speranza di evitare un futuro carico di dolore."
Spirito e Speranza
"L'opera di Carmelo Randazzo, "Spirito e Speranza", esposta in occasione del Concorso Artistico Nazionale, nel Palazzo Torlonia di Avezzano, racchiude due specifiche linee poetiche proprie dell'arte contemporanea. L'insieme del linguaggio appare ancorato ad una figurazione che racchiude il passato ed il contemporaneo: il primo traspare nella presenza umana; la luminosità emanata dalla fonte spirituale (Il crocifisso) mette l'artista in linea con la propria contemporaneità, nell'evolversi della gestualità informale (espressa attraverso l'action painting) lasciata in eredità alle nuove generazioni di artisti dal pittore statunitense Jackson Pollock."
Catturare lo sguardo
Da sempre gli artisti hanno sviluppato le proprie doti innate attraverso due modalità: la prima, prevede l'ausilio di forme istituzionali d'insegnamento, come accademie o corsi, grazie ai quali si viene guidati in quell'avventura che è l'arte. La seconda, più spontanea, prevede solo l'intuizione, può prendere strade inaspettate, che nessuno nemmeno il diretto interessato, avrebbe potuto prevedere. Il secondo caso interessa uno degli artisti che proponiamo: Carmelo Randazzo. Attento al mondo che lo circondava fin da giovanissimo, ha sempre tentato di riprodurre ciò che catturava il suo sguardo attraverso matite e colori; il suo percorso continua ad essere quello di un autodidatta anche dopo la prima giovinezza. Senza mai frequentare corsi specifici ne artisti con più esperienza, semplicemente affinando al massimo le sue capacità, ha attraversato un sentiero impervio, che rende la sua pittura pulita, genuina e soprattutto in continua evoluzione. La selezione di opere proposte, è stata realizzata in brevissimo tempo, e rappresenta l'ultimo step di Randazzo (fino ad ora). Ad un primo sguardo gli schizzi di colore danno l'idea di una rivisitazione della tecnica di Pollock, magari meno estrema e mitigata; eppure se ci si sofferma ad osservare davvero la tavola dipinta, ben presto ci si rende conto che la finalità con cui viene usato il dripping è completamente differente. L'artista americano con questa tecnica desiderava rinchiudere la figura e reprimerla: era un'azione contro la figurazione (anche successivamente quando questa non era più presente nelle sue opere); Carmelo Randazzo, invece, utilizza filamenti brillanti per catturare lo sguardo, ed esaltare le sue figure, in uno slancio assolutamente positivo ed agli antipodi dell'altro.
La potenza del gesto
Carmelo Randazzo viene presentato come un artista-artigiano che fabbrica e costruisce le sue tele,
le sue cornici, studiandone la forma ed immagginandone il risultato finale. Non solo pittore quindi ma vero
e proprio costruttore creativo della sua Opera dal principio alla fine.
Il suo mi piacerebbe definirlo un espressionismo figurativo e astratto allo stesso tempo, una forma di
sgocciolamento che ci fa pensare a Pollock, dove il "dripping" diviene un processo più o meno
controllato dall'artista e dove il caos riporta un ordine formale nascosto ma costante.
Nelle sue tele l'inconscio ha sicuramente un ruolo fondamentale ed anche se ad emergere è il volto di un animale,
verso il quale Carmelo mostra ed evidenzia una vera e propria vocazione al rispetto, è il colore a catturare
lo sguardo, un colore utilizzato e mostrato nella sua pienezza materiale e nella sua consistenza fisica assoluta.
Colori intensi vivi, gesti rapidi ma definiti esplosioni di emozioni ed idee...
"Ascoltando" il modo in cui realizza le sue tele ancora più esplicitamente pensiamo alla dripping-art
come forma di "ribellismo" anche lui è portato a staccare la tela dal cavalletto mettendola sul tavolo
della cucina, entrandoci dentro, girandoci intorno senza limiti e costrizioni visive e costruttive... lui, Carmelo
lavora così ed è così che vanno osservate le sue opere, cercando di coglierne la perfezione di un gesto nella
sua totale casualità.
curatice della Galleria d'arte "Giuseppe Fabrizi" presso il Centro di cultura.
L'Artista Carmelo Randazzo incontra il sindaco di Aprilia
Carmelo Randazzo nella foto mentre viene ricevuta nella Sala
del Comune dal Sindaco Antonio Terra e dall’Assessore Vittorio Marchitti
In un clima di grande cordialità Carmelo, visibilmente emozionato ha finalmente potuto incontrare il Primo Cittadino e grazie ad una interprete dei segni, ha esposto il suo percorso artistico ed i progetti che ha in futuro nella sua città. Questo artista sordo dalla nascita è un esempio che con l’impegno ed una grande determinazione si possono raggiungere traguardi artistici importanti. Carmelo ha partecipato a varie mostre tra cui le ultime due patrocinate da Comune di Sermoneta (marzo 2015 con una personale presso il Palazzo Caetani) e dal Comune di Nemi (settembre 2016 con una collettiva presso il Palazzo Ruspoli). Il suo sogno più grande però è quello di poter esporre la sua arte nella sua città di Aprilia, dove vive dall’età di 4 anni ed il suo talento venne scoperto da una Suora mentre frequentava una scuola per sordi di Tivoli. Sin da piccolo ha cominciato a disegnare con la matita in bianco e nero per noi poi dipingere ad olio e tempera fino a comporre opere di scultura con l’utilizzo di svariati materiali come il legno e la cartapesta. L’artista quando parla della sua città mette la mano sul cuore esprimendo nel suo linguaggio dei segni il profondo attaccamento ad Aprilia dove lavora e vive con la dolce moglie Mariana con cui è sposato da 12 anni. Oggi propone una vasta produzione di opere dove il tema preferito rimane l’incanto che prova nel rapporto con gli animali, soprattutto degli amati felini e con la natura che ci circonda.
Donazioni
presso la Galleria d Arte "Domus Danae" - Ardea (RM) .
al Comune di Sermoneta (LT).
alla Trattoria Da Elena di Sermoneta (LT).
Estratto "il caffè di Aprilia"
Biografia Critica - Libri
Opera pubblicata con il patrocinio del comune di Sermoneta (LT).
Nemi 2016 21 artisti sordi in mostra
Opera pubblicata con il patrocinio del comune di Aprilia (LT).
"Mani e Mare",